lunedì 1 luglio 2013

sui sentieri della Resistenza

Cielo terso e una temperatura gradevolissima per l'ultima domenica di giugno e per una passeggiata sulle Prealpi bellunesi organizzata dall'ANPI sui sentieri dei partigiani: la meta era il Pian delle Femene a 1125 metri/SLM.
In questa località il 2 settembre 1944 si radunarono i partigiani dopo un feroce rastrellamento tedesco e ci fu battaglia con i nazifascisti.
Il 2 settembre 44 fu anche il giorno nel quale Anna Frank e la sua famiglia vennero deportati ad Auschwitz e un anno dopo:  il 2 settembre  1945 nella baia di Tokyo il Giappone si arrese ufficialmente agli USA e la guerra che aveva insanguinato tutto il mondo era finalmente finita!
alla partenza
incontri
in prossimità della vetta
incontro sul versante sud, in basso i paesi dove si produce  il  Prosecco
monumento alla "Donna Partigiana"


Tu non sai le colline

Tu non sai le colline

dove si è sparso il sangue.

Tutti quanti fuggimmo

tutti quanti gettammo

l’arma e il nome. Una donna

ci guardava fuggire.

Uno solo di noi

si fermò a pugno chiuso,

vide il cielo vuoto,

chinò il capo e morì

sotto il muro, tacendo.

Ora è un cencio di sangue

e il suo nome. Una donna

ci aspetta alle colline.
di Cesare Pavese

al ritorno
 
Per i morti della Resistenza


Qui vivono per sempre

gli occhi che furono chiusi alla luce

perché tutti li avessero aperti

per sempre alla luce.

di Giuseppe Ungaretti

8 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Non conoscevo questi versi di Ungaretti, che gli fanno ancora più onore. Sui sentieri della Resistenza segue sempre con passione, almeno idealmente, le testimonianze.

Gibran ha detto...

Ancora in troppi evocano al fascismo
(tipo il grullo)dovrebbero leggere di più ma soprattutto visitare i luoghi.
Grazie Sileno un abbraccio.
ps. Luoghi stupendi.

Pierpaolo ha detto...

Un inno alla memoria a cui non si può rimanere indifferenti... Giro sul mio Facebook...

Patzy ha detto...

Sempre interessanti i tuoi articoli, Sileno, con storie, belle immagini e accompagnate da non meno belle poesie. Bel tour. Grande abbraccio.

ventisqueras,wordpresse,com ha detto...

Pavese...ah, Pavese!!!

il fascino bucolico della natura reso incantevole dai tuoi scatti è esso stesso un inno alla pace...ma per una guerra che finisce quante ne cominciano?

se solo si pensasse quanto dolore ci circonda i nostri momenti di serenità ci sembrerebbero rubati

scusa amico, non volevo mettere tristezza fra questi bei pensieri, voglio donarti qualcosa che inneggi alla bellezza della vita

La Giornata - Si svestì -
La Giarrettiera - era d'Oro -
La Sottana di Porpora - soltanto -
I Tessuti a Coste - antichi
Esattamente - come il Mondo
Eppure la Stella più recente
Registrata sull'Emisfero -
È rugosa - quanto Lei -

Troppo vicina a Dio - per pregarlo -
Troppo vicina al Cielo - per temerlo -
La Dama dell'Occidente
Si ritirò senza Affanno -

La Sua Candela così si spenga
Il tremolio visibile
Sulla Cima di un'Alberatura - in un Porto Straniero -
E su una Guglia - e su un Vetro di Finestra.



Emily Dickinson



Sileno ha detto...

@ Adriano Maini,
mi fa piacere trovare qualcosa di nuovo.
@Gibran,
basta vedere,( secondo i sondaggi, e per quanto valgano), quanti sono gli elettori disposti a votare ancora il partito dei nani bunga-bunga per sapere che il pericolo non è tramontato.
@ Black Crow,
grazie e ti auguro una felice estate.
@ Patzy,
grazie anche a te e resto sempre incantato dai tuoi post che mi fanno conoscere sotto occhi nuovi il mio Paese.
@ ventis,
Anche a te un grazie di cuore per il tuo dono: toccanti le parole della EmilY Dickinson

ale ha detto...

che emozione Sileno!

Anonimo ha detto...

Viva la libertad...
algunos dieron su vida por el bien más preciado...
Saludos