sabato 6 luglio 2013

zugna

Sono quasi cento gli anni trascorsi dallo scoppio della Grande Guerra, ma sulle Alpi sono ancora tante ed evidenti le tracce di quel tragico conflitto che il sangue di tanta gioventù ha ingoiato, gioventù che forse nemmeno conosceva le ragioni del  perché venivano mandati a morire da vecchi generali sanguinari che consideravano questi giovani non come uomini con i loro affetti, la loro gioia di vivere, la loro paura, ma come entità sacrificabili sotto il fuoco delle mitragliatrici, il tiro dei cecchini o dilaniati dalle artiglierie.
A questi giovani martiri va il mio pensiero e il mio ricordo.
trincea sul monte Zugna

Sono andato a fare un'escursione sul monte Zugna sopra Rovereto,  una montagna strategica per le sorti del primo conflitto mondiale, sulla quale si infranse la Strafexpidion, l'operazione militare austriaca che aveva come obiettivo lo sfondamento delle linee di difesa italiane sugli altopiani per dilagare poi nella pianura veneta.
un pozzo degli avamposti austroungarici a circa 40 metri dalla linea italiana, sul fondo si intravede il passaggio di una galleria.

Sul monte Zugna i due eserciti nemici si fronteggiarono a un centinaio di metri di distanza con avamposti a una quarantina di metri e questo dalla fine di maggio del 1915 al novembre 1918.
cimitero di guerra italiano
                                          

...Come questa pietra
È il mio pianto
Che non si vede

La morte
Si sconta
Vivendo.

(Giuseppe Ungaretti)

...Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto

Ma nel cuore
Nessuna croce manca
È il mio cuore
Il paese più straziato

(Giuseppe Ungaretti)
 Ritornando a valle mi sono poi fermato alla Campana della Pace a Rovereto, si tratta di una  campana fra le più  grandi del mondo,( sembrerebbe la quarta), venne chiamata Maria Dolens e fu fusa col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni che parteciparono al primo conflitto mondiale, tutte le sere al tramonto, cento rintocchi onorano i Caduti di tutte le guerre e invocano pace e fratellanza fra i popoli del  mondo intero.
Dimensioni della campana:
altezza metri 3,36
diametro metri 3,21
peso 226,39 quintali
peso del battaglio 6,00 quintali
 ( notizie sulla campana  tratte dal biglietto d'ingresso al sito)


 

Dedicato in particolare alla mia amica Cerina

6 commenti:

Gibran ha detto...

Ho visto per ben due volte i rifugi dei militari della prima guerra,sulla Marmolada,quanta tristezza al pensiero che fossero rimasti sepolti dalla neve e,forse mai più ritrovati.
Quanti segreti ancora nascondono le montagne.
Ungaretti e la maestosa campana...sono un bellissimo omaggio.
Grazie Sileno ciao.

ventisqueras,wordpresse,com ha detto...

mi sono profondamente commossa a questo post...sono solita visitare tutti i cimiteri di guerra che incontro sul mio cammino, in Italia e all'estero per lasciare un fiore ed una preghiera a tutte le vittime più o meno consapevoli di tutte le guerre, la guerra...questa immane pazzia dell'uomo...
Maria dolens che saluto sempre sulla collina difronte all'autostrada ogni volta che salgo in val di Fassa, suona i suoi rintocchi accomunando i caduti di tutte le guerre, proprio come una madre addolorata saluta i suoi figli
grazie amico Sileno per questo splendido omaggio

ale ha detto...

ti regalo con gratitudine per questo post tutta la mia commozione e il silenzio che accompagna i miei passi, e le preghiere che scricchiolano sotto i miei scarponi ogni volta che salgo il monte Pasubio. Grazie di cuore. AleCerina

riri ha detto...

Caro Sileno, i tuoi post così arricchiti dalla poesia lasciano sempre un ricordo ed un'impronta.
Un caro saluto e buona estate.

Adriano Maini ha detto...

Non posso che apprezzare nel profondo ogni singola parola di questo post: si tratta del resto delle stesse emozioni che non saprei rendere come te ma che, ragazzo che aveva già letto Remarque e aveva sentito racconti di famiglia su quel conflitto, provai ad esempio a Longarone, dove c'era il comando di quella spedizione.

Adriano Maini ha detto...

Scusami er l'errore che tu avrai subito rilevato: intendevo scrivere al posto di Longarone, simbolo tragico di altro genere di criminalità dell'uomo, Lavarone Cappella (TN),,,