Se io potessi, Cadice, alla tua finestra,
oggi, vicino a te, dentro le tue radici,
parlarti come allora,
come quando scalzo lungo le tue rive
vagabondavo per rubarti chiocciole ed alghe!
(Rafael Alberti)
Cadice:
una città di 130.000 abitanti, nel sudovest dell'Andalusia e del
continente europeo, fondata dai fenici nell'XI° secolo a.C.
Di Cadice sono il compositore Manuel de Falla e a poca distanza da Cadice a El Puerto de Santa Maria, nacque il poeta Rafael Alberti.
il faro
voli di gabbiani
castelli di sabbia
l'airone
Dico che alcuno si sovverrà di me, nei dì venturi. (Saffo)
domenica 29 novembre 2015
sabato 21 novembre 2015
Siviglia
E per tutto zampilli e palme e fiori,
E un’auretta di pace e d’allegria,
Ed un immenso ciel terso e tranquillo,
Ecco Siviglia, antico amor dei Mori,
Regina de la bella Andalusia
E madre di Traiano e di Murillo.
(Edmondo De Amicis)E un’auretta di pace e d’allegria,
Ed un immenso ciel terso e tranquillo,
Ecco Siviglia, antico amor dei Mori,
Regina de la bella Andalusia
E madre di Traiano e di Murillo.
Siviglia la Torre d'oro
particolare della cattedrale
corteo matrimoniale
giardini dell'Alcazar
Alcazar: interno
Alcazar
Alcazar
domenica 15 novembre 2015
Vittime innocenti e inermi
Canto la Spagna e la sento fino al midollo, ma prima
viene che sono uomo del Mondo e fratello di tutti. Per questo non credo alla
frontiera politica.
Federico Garcia Lorca poeta, vittima della Guerra Civile spagnola
foto tratta da internet |
13 novembre 2015 la Tour Eiffel spenta per commemorare le vittime innocenti dell'attentato terroristico.
foto tratta da internet |
Anche nel medioriente si piangono vittime innocenti dei bombardamenti
Per tutte le vittime innocenti e per coloro che sono stati privati del loro affetto per colpa dell'odio, di guerre insensate, di mercanti d'armi e di governanti senza scrupoli, il mio pensiero e la mia vicinanza.
mercoledì 4 novembre 2015
Andalusia: Cordova
Cordova.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!
Cordova,
lontana e sola.
(di Federico Garcia Lorca)
Ai piedi della Sierra Morena questa città andalusa di circa 329.000 abitanti.
Ai tempi delle guerre puniche risalgono le prime notizie storiche di Cordova.
Io ho trovato alloggio nel quartiere moresco in un hostal di stile tipicamente moresco.
Particolare di un angolo dell'hostal
Il campanile della Mezquita dal Patios de los Naranjos
Dopo l'occupazione musulmana di Cordova del 756, su una presistente chiesa visigotica nel 785 iniziò l'edificazione di una grande moschea. Inizialmente l'edificio fu suddiviso fra musulmani e cristiani ed utilizzato contemporaneamente fino alla metà del X° secolo. Attualmente l'edificio è 180 metri di lunghezza per 130 di larghezza, 19 navate con 856 colonne.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!
Cordova,
lontana e sola.
(di Federico Garcia Lorca)
Ai piedi della Sierra Morena questa città andalusa di circa 329.000 abitanti.
Ai tempi delle guerre puniche risalgono le prime notizie storiche di Cordova.
Io ho trovato alloggio nel quartiere moresco in un hostal di stile tipicamente moresco.
Particolare di un angolo dell'hostal
Il campanile della Mezquita dal Patios de los Naranjos
Dopo l'occupazione musulmana di Cordova del 756, su una presistente chiesa visigotica nel 785 iniziò l'edificazione di una grande moschea. Inizialmente l'edificio fu suddiviso fra musulmani e cristiani ed utilizzato contemporaneamente fino alla metà del X° secolo. Attualmente l'edificio è 180 metri di lunghezza per 130 di larghezza, 19 navate con 856 colonne.
Nel 1236 Cordova fu riconquistata da Ferdinando III° di Castiglia e la moschea venne riconvertita in cattedrale. Nel XVI° secolo il clero di Cordova, fra mille aspre polemiche, decise la costruzione di una cattedrale molto più sontuosa demolendo una parte della moschea e così sorse una meraviglia architettonica che fonde gli stili gotico, rinascimentale e barocco, però l'imperatore Carlo V° che pure aveva autorizzato la modifica disse: "Avete costruito qualcosa che si può vedere ovunque distruggendo qualcosa che invece era unico al mondo".
(le notizie storiche sono tratte da Wikipedia)
La città è attraversata dal fiume Guadalquivir e in prossimità della Mezquita un ponte romano dal quale si possono scorgere dei magnifici tramonti e tutta la fauna che vive lungo il fiume.
Un elegantissimo airone
e un variopinto Martin Pescatore che ho avuto la fortuna di poter cogliere attraverso l'obiettivo.
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